
Una delle domande che mi vengono fatte con maggiore frequenza durante le lezioni d’arte è: ” Perché non mettiamo un pò di musica?”
Nel nostro tempo, la maggior parte dei disturbi e delle malattie sono da attribuirsi alla respirazione. Inspirare ed espirare non sono in armonia. Con l’inspirazione porto dentro il mondo, con l’espirazione porto all’esterno il mondo interiore. Il fluire del mondo interiore ed esteriore non sono in equilibrio. L’attività artistica, nello specifico l’acquarello con le velature agisce sulla parte mediana, riequilibrando la vita di sentimento.
La tecnica delle velature ad acquarello secondo il metodo di Rudolf Steiner, richiede molta pazienza ed attenzione. Si possono ottenere sfumature impossibili altrimenti, si può intensificare, mescolare il colore, velo dopo velo. E’ una tecnica che parte dalla luce, e restando nella luce permette di incontrare l’essenza del colore. Questo entrare e uscire, velo dopo velo, attendendo che la carta si asciughi perfettamente, è come una inspirazione ed espirazione che libera dai ritmi sincopati in cui viviamo e libera dalle eccessive stimolazioni a cui i nostri sensi sono sottoposti. Questa tecnica ritmizza, la pennellata deve essere controllata, così come la quantità d’acqua, il colore è preparato apposta in diluizione e il foglio viene steso la notte prima con una tecnica particolare. Già la preparazione della lezione ha un suo ritmo che va rispettato. In questo lavoro, come nelle altre forme artistiche che propongo: disegno e modellaggio con la creta, la musica risulta una distrazione e, un sovraccarico per i sensi che già sono bombardati dagli stimoli. Nel silenzio ci si concentra su quello che si fa, e si ascolta quello che si fa…..
