
Personal branding applicato alla vita privata, è possibile? La creatività è sicuramente trasversale nell’esistenza di ognuno di noi, andando a vivificare il lavoro, le relazioni e il nostro benessere fisico e psichico. Nel personal branding la creatività si veste di un disegno consapevole, deve infatti essere concepita come parte di un intero da comunicare. Questo intero che viene comunicato è l’immagine di sè, un’immagine che deve essere quanto più possibile ricca, interessante, sfaccettata, naturalmente tagliata su misura, aderente al vero. Il sito, come l’account sui social, vive di questo tipo di comunicazione studiata, per la quale esistono figure professionali competenti. Ma il personal branding è anche altro estendendosi oltre l’orario di lavoro. Amo tutto ciò che è intero e individuale, nel senso letterale del termine: indiviso, unito, coerente. Quindi parlo di un personal branding che abbraccia tutti gli aspetti della vita, quella professionale come quella privata, senza soluzione di continuità. La creatività può e deve essere la risorsa fondamentale per comprendere tutti questi ambiti, a volte polari, che oscillano tra privato e professionale. Quello di cui parlo è la possibilità di valorizzare ambiti e momenti, accostarli e viverli con consapevolezza, anche il privato con la stessa attenzione che rivolge all’ambito professionale. Come una tavola apparecchiata con stoviglie uniche e diverse, ma che nell’insieme è la cosa più bella che si possa immaginare. L’arte col processo artistico è in grado di abbracciare gli opposti e metterli in relazione attraverso una corrente vitale. L’arte rimette in moto ciò che oper vari motivi si era fermato. Questo approccio si può applicare con successo a tutti gli aspetti dell’esistenza, per mantenere vivente e integro il tutto, la propria individualità intesa come un intero e come un processo in divenire.