
Kintsugi: l’arte di rendere preziose le cicatrici
Tutti cresciamo con l’idea di una vita perfetta: un lavoro profondamente appagante, una vita familiare serena, amicizie stimolati. Ma la vita ha l’abitudine di darci degli scossoni, così, qualche volta, ci ritroviamo guardare i pezzi dei nostri sogni infranti. E’ difficile andare avanti a causa di questo concetto di perfezione e di non-ritorno. Il senso di impotenza è da attribuire proprio all’idea che un errore non può essere aggiustato. E’ difficile affrontare questi momenti di disillusione ma possiamo attingere alla filosofia giapponese. Questo concetto è stato inventato dai monaci Zen e riguarda fondamentalmente la ceramica. Le amate tazze, usate durante la cerimonia del te, una volta danneggiate, non potevano essere semplicemente gettate via, perché i monaci le amavano e poi anche perché avevano ancora molte storie da raccontare. Così hanno creato un processo per ripararle.
Abbracciare il danno, il processo
Kintsugi: tutti conosciamo questo processo di riparazione delle ceramiche col nome di Kintsugi, che letteralmente significa riparare con l’oro.
Lacca Urushi: devi preparare la colla utilizzano la lacca Urushi e la farina, attenzione a non formare grumi e a mantenere la giusta densità
Unire Insieme: quando la colla è pronta, con attenzione unisci i pezzi. Poi devi mettere la ceramica in una scatola di cartone, che viene chiamata Muro, appoggiata sopra delle bacchette cinesi, con accanto un panno umido. Attendi una settimana o dieci giorni, in relazione al danno.
Lisciare: dopo una settimana prendi la ceramica dalla scatola, passi la cartavetrata sulle parti riparate, e ricopri di lacca Urushi rossa. Rimetti la ceramica dentro la scatola, appoggiata sulle bacchette cinesi per un’ora.
Dorare: adesso puoi ricoprire la lacca Urushi rossa con la preziosa polvere d’oro. C’è un bel video che puoi guardare che spiega passo passo come fare.
Resilienza
Non c’è tentativo di nascondere il danno. Al contrario, il punto è proprio quello di mostrare le linee di frattura che sono forti e belle. Le linee dorate mettono in luce le fratture che hanno un valore proprio.
Bellezza dell’imperfezione
La tecnica di enfatizzare la parte danneggiata con l’oro, senza nasconderla, deriva dal Wabi Sabi. Wabi Sabi è la bellezza dell’imperfezione. Se vuoi saperne di più puoi dare un’occhiata all’ intervista che mi ha fatto recentemente Georgia Coggan.
Il Kintsugi è diventato una valida metafora, per la ceramica tanto quanto per le nostre vite. Ci sono molti articoli online, per iniziare consiglio il sito http://www.mejiro-japan.com che vende il kit originale. Un’ottimo spunto per un regalo pieno di speranza.