
Kintsugi o Kintsukuroi significa riparare con l’oro. Kintsugi è una tecnica giapponese per riparare oggetti in ceramica che si sono rotti, ma soprattutto è una forma d’arte. Come solo il Giappone sa fare magistralmente con il kintsugi vengono uniti insieme poesia, arte, filosofia, estetica e un aspetto funzionale. Infatti l’idea che sottende questa tecnica di riparazione con l’oro o l’argento è quella di rendere visibili le fratture, esporle e tributare loro onore, celebrarle. Un oggetto di valore come una tazza wabi sabi da cerimonia passa di mano in mano ai maestri del the, si rompe e viene riparata con un metallo prezioso: l’oro o l’argento. Le fratture stanno a testimoniare il tempo che è trascorso, l’incontro con la vita e la preziosità della storia. In tal modo la tazza rotta acquista nuove qualità, uniche. Esistono due tipi di Kintsugi, moderno e tradizionale, quello moderno è la traduzione occidentale di questa antica forma d’arte e prevede l’uso di colla bicomponente e polvere d’oro, il pezzo risulta pronto in 24 ore. Il metodo tradizionale invece prevede l’uso di lacca Urushi, di origine vegetale e un tempo di asciugatura molto più lungo. Anche il risultato estetico è molto differente. A volte si pensa che qualcosa di rotto non tornerà più bello ma non è così. Quando devo aggiustare un pezzo rotto penso che sicuramente sarà più fragile ma paradossalmente ha acquisito una grande forza.