In questo periodo di lockdown inevitabilmente le nostre abitudini sono in parte cambiate. Stiamo affrontando una pandemia, qualcosa che, possiamo dirlo con una certa sicurezza, non è certo un evento che capiti tutti i giorni. Questa situazione di isolamento ci sta portando a stabilire contatti sociali attraverso le videochiamate, ci sta portando a riappropriarci del tempo e di un rapporto con noi stessi. Per chi vive da solo è un’occasione per stare in compagnia di sé stessi e ascoltare la propria voce interiore senza interferenze. Per chi invece vive l’isolamento insieme alla propria famiglia è l’occasione senza precedenti di vivere intere giornate osservando figli e partner sotto una luce diversa. Quando mai ci ricapiterà?
Ecco che nell’intervallo forzato del lockdown si crea uno spazio di vuoto dal quale qualcuno cerca di fuggire, ma che per qualcun altro è l’occasione di reinventarsi, di riflettere, fare il bilancio per poter, forse, operare un cambiamento.
Cambiamento o trasformazione?
Il cambiamento è qualcosa che potrebbe non avere necessariamente un legame con il passato, potrebbe essere improvviso, come un colpo di testa, oppure essere più pensato, meditato. In questo caso comporta una trasformazione profonda, che ha sicuramente un rapporto con il passato, ma che trasformandolo conduce ad un esito differente. Un po’ come per il bruco e la farfalla. Il cambiamento, dettato spesso da un improvviso variare dei parametri che ci circondano, potrebbe riportarci allo status quo nel momento in cui i parametri ritornano quelli di prima. Chi durante questi mesi sta riflettendo su un possibile cambio di lavoro deve poi tenere conto anche che, nel momento in cui la vita ripartirà, questo entusiasmo potrebbe affievolirsi.
I cambiamenti profondi affinché possano mettere radici devono avere in sé la capacità di trasformazione. Questa è l’essenza della visione artistica, così come del mio lavoro, sia di ricerca personale, sia come terapeuta, e innegabilmente implica coraggio, per poter lasciare il conosciuto e andare verso il futuro in una continua, quanto inevitabile, trasformazione.